ENI e DI MATTEI L'OMICIDIO IMMEDIATO DELLO STATO ITALIANO IMPRENDITORE. LA DISTRUZIONE STRATEGICA DI ISTITUZIONI SOCIETA^ E DELLA POLITICA ATTRAVERSO I PROGEETI DI EVERSIONE NON CONVENZIONALE CHE SVUOTANO ED ACCERCHIANO STATO ED ITALIA .
BENITO LIVIGNI. in una accurata documentata e seria analisi le vicende che tratteggiano la occupazione dello Stato italiano aggredito fisicamente, nella sua autonoma politico economica ed energetica attraverso un uomo tra i migliori MATTEI.
Un percorso che era stato costruito sul patto e la intuizione costituzionale del dopoguerra circa una attiva concezione dello Stato imprenditore, che saldava la via sociale cattolica e la via socialista nazionale democratica.
Disarticolata poi la via nazionale, dopo l'omicidio Moro, la morte di Berlinguer, le stragi di Capaci e via Amelio, che spianavano la strada alla nuova fase della occupazione sistematica delle istituzioni, il salto definitivo che utilizza diffusamente le nuove strategie di eversione prevalentemente non convenzionale.
Il passaggio da GLADIO alla SUPER GLADIO, snaturato il ruolo delle sinistre e della sinistra cattolica, con il controllo progressivo della politica e delle istituzioni, e patti sempre più stretti con le nuove organizzazioni criminali territoriali, segna la contemporanea manovra a tenaglia che privatizza progressivamente il sistema bancario e finanziario italiano, smantella i fulcri della autonomia economica dello Stato imprenditore italiano, porta alla privatizzazione di IRI ed ENI, e allo smantellamento dei comparti produttivi autonomi di elezione.
La via della resistenza italiana alla pressione ed occupazione progressiva passa per l’anno nodale: il 1992. Poi la accelerazione con il passaggio irreversibile alla Europa dei diritti e delle regolamentazioni socio tecnico economiche dietro ai quali si celava la EUROPA delle banche e del progetto di controllo totale e svuotamento degli Stati mediterranei.
Una svolta segnata da trattati che hanno ceduto integralmente sovranità , approvati all’unanimità da uno pseudo corpo politico ormai posto sotto integrale controllo, percorso a sua volta potenziato in previsione della grande crisi strutturale.
Se neanche la verità sugli omicidi e le azioni sotterranee di grande politica economica veniva colto dalla collettività, la eversione strisciante e le sue metodologie sino al 2011 sono state letteralmente coperte senza remore da istituzioni e informazione. e sottovalutate o trattate con malcelata supponenza quando emerse dal 2011 in poi, persino dai controinformatori "economicisti".
A uomini come LIVIGNI dobbiamo la possibilità di mantenere la memoria storica e di acquisire prove e documenti essenziali.
In extremis il tragitto eversivo può essere fermato solo ripristinando le conoscenze e le informazioni sulla somma dei progetti che vanno distruggendo diritti libertà autonomia ed indipendenza, intervenendo sul piano nascosto, perché solo di lì si liberano le energie che consentano di ricostruire una politica per l’ITALIA e democratica per gli Stati Europei e per l’occidente non asservito.
LIMITANDO LA POLITICA ALLA EVOCAZIONE DELLA SOVRANITÀ’ IL POPOLO ITALIANO COSCIENTE SI CONDANNA ALLA IMPOTENZA DI CHI PARLA DI VALORI ED IDEE e NON CONTRASTA GLI STRUMENTI APPRONTATI PER LA GLOBALE SCHIAVIZZAZIONE DELL’ITALIA E DEGLI STATI EUROPEI CHE AGISCONO PRIMA E PROPEDEUTICAMENTE E SOTTERRANEAMENTE SU UOMINI ED ISTITUZIONI.
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